Soffritto a dieta: sì o no?

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Con l’articolo di oggi poniamo fine a una campagna d’odio infondata, quella sul soffritto! 🙄Poveretto, non ho ancora capito perché, soprattutto negli ultimi anni, sia stato additato come “cattivone”. Parliamo quindi del soffritto a dieta e vediamo perché io lo consiglio per preparare piatti adatti per un’alimentazione felice! 😋

Il soffritto “fa male”?

Una delle domande più assurde che ho sentito in questi anni di lavoro come nutrizionista è proprio questa: “Ma Silvana, il soffritto non fa male?”. Nelle mie “ricette da dieta”, infatti, lo inserisco spesso, sollevando però qualche dubbio da parte delle mie gnocco-pazienti.

 

La risposta alla domanda “Soffritto a dieta: sì o no?” è una sola: Assolutamente sì! Il soffritto non ha controindicazioni né dal punto di vista nutrizionale né da quello medico. Il soffritto a dieta va benissimo, ci permette di creare ricette saporite e spesso ci aiuta a esaltare al massimo il gusto dei nostri piatti felici. Privarsene e categorizzarlo come qualcosa di “non sano” non ha alcun senso! 

Certo, è importante fare attenzione a qualche dettaglio che ti spiego meglio qui sotto, ma in generale non ci sono problemi ad usarlo! In fondo il soffritto non è fatto altro che di olio extra vergine (caposaldo della dieta mediterranea e fonte di grassi buoni) e verdure. Perché dovrebbe “fare male”? 🤪


E poi ci sono ricette che proprio non possono fare a meno di un bel soffritto! Pensate alla pasta patate e provola o alla pasta al forno… per prepararle si inizia proprio facendo insaporire sedano, carota e cipolla nell’olio EVO ! 🤤 E se stai pensando che le ricette che ho preso come esempio non sono compatibili con la dieta…

 

 

… vuol dire che non mi segui ancora su Instagram, corri subito a rimediare! Ti dimostrerò che l’idea che per dimagrire si debba mangiare per forza triste e scondito è sbagliatissima (per fortuna 😍)!

Soffritto: qualche dettaglio a cui fare attenzione

Se mentre ne parlo vi immaginate il pentolone della nonna in cui le verdurine galleggiano in un litro di olio è ovvio che vi venga da pensare che il soffritto a dieta non sia indicato. 😂Ci sono infatti alcuni aspetti a cui fare attenzione per realizzare un soffritto sano e gustoso compatibile con la dieta:

  • la quantità di olio utilizzata: se stai seguendo un percorso alimentare saprai che è importante misurare correttamente i condimenti al di là che vengano aggiunti a crudo o in cottura. A proposito, se ti interessa l’argomento “olio” puoi approfondirlo leggendo questo articolo: Olio a crudo VS olio in cottura.

    Come dico sempre, l’olio extra vergine di oliva non può mancare in una dieta bilanciata ma è importante utilizzarlo nelle giuste dosi. Se utilizzi la quantità di olio prevista nel tuo piano e un po’ di verdure tritate fresche o congelate, il soffritto a dieta non crea alcun problema! 😋

  • non superare il punto di fumo dell’olio – cioè la temperatura a cui l’olio inizia a bruciare e può diventare tossico. Per evitare il problema, un consiglio potrebbe essere quello di NON far scaldare PRIMA l’olio e aggiungere solo dopo le verdure.

    Prova invece a fare così: prendi il pentolino, versa la quantità di olio necessaria, aggiungi le verdure 🥕 e porta sul fuoco. Lascia insaporire giusto qualche secondo e poi procedi con la ricetta aggiungendo gli altri ingredienti. In questo modo eviterai di far salire eccessivamente la temperatura dell’olio ma allo stesso tempo otterrai un buon soffritto.


A questo punto direi che abbiamo chiarito ogni dubbio e possiamo urlare a gran voce che se ben fatto, il soffritto a dieta va benissimo! E ora che lo sai (e che ti ho linkato sopra le ricette), non ti resta che andare a preparare una bella pasta patate e provola e assaporare un piatto in pieno stile dieta felice!

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