Le intolleranze alimentari fanno ingrassare? La verità!

Silvana, perchè ho la pancia come se fossi incinta? Non sarà che ho una di quelle intolleranze alimentari che fanno ingrassare?“😱…

Molte volte mi è capitato di sentirlo… E anche di leggere numerose diagnosi da parte del magistrale dott. Google riguardo l’argomento “perdita di peso e intolleranze”. 

Perle degne di un Oscar 😅

Interi articoli che promettono di riuscire a dimagrire e risolvere tutti i nostri problemi semplicemente scoprendo intolleranze a vari alimenti e depennandoli dalla lista della spesa ❌

Ma sarà effettivamente così? Le intolleranze alimentari fanno ingrassare?

Scopriamolo!

Intolleranze alimentari: cosa sono?

Per capire cosa sono le intolleranze alimentari, partiamo facendo chiarezza su una cosa che mette spesso in confusione: la differenza tra allergia e intolleranza.

L’allergia alimentare colpisce una piccola parte della popolazione (4-5%) e compare quando il sistema immunitario vede un particolare alimento come una minaccia per la salute della persona, scatenando così reazioni avverse. 🚫

Nel caso delle allergie, una minimissima dose è sufficiente per lo sviluppo di sintomi come reazioni cutanee, gonfiore, vomito, mal di pancia, diarrea, problemi respiratori e, nei casi più gravi, shock anafilattico, che possono comparire già pochi minuti dopo l’ingestione e possono essere anche molto acuti 😣

L’intolleranza alimentare deriva dall’incapacità del corpo di assimilare uno specifico alimento, a causa della carenza di alcuni enzimi. Si ha quindi un malassorbimento intestinale che porta ad alterare la digestione e il trasporto dei nutrienti 🥴

Al contrario delle allergie, le intolleranze non coinvolgono il sistema immunitario e possono manifestarsi con sintomi diversi in molti modi diversi, diverse ore dopo il contatto con il cibo. 

Per questo motivo sono più difficili da identificare 🧐

Entrambe sono quindi reazioni avverse agli alimenti, ma di tipologia ed entità diverse. 

Un esempio lampante? Silvana è intollerante ai cibi noiosi… ed è decisamente allergica all’esclusione dei carboidrati dalla dieta 🤣

Le intolleranze alimentari fanno ingrassare?

Ma risolviamo subito questo dubbio: se sono intollerante ad un particolare alimento… Avrò più difficoltà a perdere peso o, addirittura, ingrasserò?🤔

Assolutamente no!😀

Quando si ha un’intolleranza, la reazione infiammatoria che si genera dopo il consumo di un alimento causa spesso un gonfiore temporaneo: è questo che spesso fa salire l’ago della bilancia e scatena il panico tra le malcapitate 😱

Se proprio volessimo ricercare un collegamento tra intolleranze alimentari e aumento di peso, l’unica spiegazione sostenuta da alcuni studi è il fatto che la reazione anomala agli alimenti dà luogo ad infiammazioni, che portano a produrre più insulina.

L’insulina, tra le varie cose, porta il corpo a usare meno le energie che assumiamo con il cibo, favorendone invece il deposito sotto forma di grasso. Per questo motivo rende più facile ingrassare.

Se però si corregge l’alimentazione e si mangia il giusto, senza esagerare… a noi l’insulina ci fa un baffo! 😀

Uno stile di vita bilanciato ci permette infatti di contrastare ampiamente l’effetto negativo dell’insulina e ci evita di aumentare di peso.

Non è quindi matematico che chi è insulino-resistente ingrassi!

Un altro punto su cui spesso ci si basa per confermare la correlazione tra intolleranze e perdita di peso è il fatto che, una volta ridotto il consumo degli alimenti incriminati, molte persone abbiano effettivamente visto il numero sulla bilancia diminuire…

Parliamone.

Come sappiamo, gli alimenti notoriamente responsabili di fastidi intestinali non sono riso in bianco e foglioline di insalata, bensì latte, formaggi, pasta, pizza, biscotti e altri alimenti che apportano una certa quantità di calorie (soprattutto perchè ci piacciono tanto e tendiamo a mangiarne un po’ più del dovuto 😌)…

Quante probabilità su 10 ci sono che smettendo di mangiarli si perda peso? 

11. 😅

Ma questo non dipende affatto da un’intolleranza: una persona non intollerante che smettesse di mangiare questi alimenti otterrebbe lo stesso risultato…

Non c’è quindi alcuna correlazione fra un’intolleranza al glutine o al lattosio e l’aumento di peso.

Al contrario! Il più delle volte i disturbi gastrointestinali causati dal malassorbimento delle sostanze (meteorismo, diarrea, vomito) non fanno altro che causare una perdita di peso involontaria 😌

Se il nostro scopo è dimagrire è quindi inutile andare alla ricerca affannosa di una possibile intolleranza alimentare.

Piuttosto, dobbiamo probabilmente rivedere il nostro stile di vita. Potremmo dover correggere alcune nostre abitudini anti-dimagrimento, oppure adottare un’alimentazione e un piano di allenamento che ci permettano di ridurre il grasso sulla pancia in modo efficace.

Allo stesso tempo, è importante non sottovalutare eventuali disagi, che possono suggerire la reale presenza di un’intolleranza, ed entrare in azione per il nostro benessere.

Come capire se si è intolleranti

Come abbiamo detto, le intolleranze alimentari sono come una donna in pre-ciclo: si manifestano con mille personalità diverse che sono decisamente difficili da capire 😂

Questo fa sì che non esistano test per intolleranze che permettano di identificarle in modo esaustivo, senza lasciare spazio a dubbi (salvo nel caso dei test per intolleranze al lattosio e al glutine che, comunque, hanno il loro margine di errore).

Ci sono però alcuni sintomi tipici delle intolleranze alimentari, tra cui gonfiore addominale, diarrea, stitichezza, digestione lenta, nausea e vomito, flatulenza e problemi della pelle. 

Rispetto a quelli dell’allergia, sono meno acuti e la loro gravità dipende direttamente dalla quantità di cibo consumata 🍔

La soluzione migliore di fronte alla persistenza di questi sintomi rimane sempre quella di affidarsi a medici esperti per una diagnosi, che può richiedere diverso tempo e diversi step 📝

Quali intolleranze alimentari esistono realmente?

Ora sfaterò un mito, perchè ho pronta una notizia shock: le intolleranze che esistono al mondo si contano sulle dita di una mano ✋ 

Le intolleranze alimentari sono infatti principalmente di origine enzimatica e quelle definibili e riconosciute dalla comunità scientifica sono:

  • Intolleranza al lattosio 🥛 (lo zucchero contenuto nel latte e derivati), diagnosticabile con il breath test effettuato dopo l’assunzione di quantità note di latte;
  • Intolleranza ereditaria al fruttosio, una disfunzione dell’enzima che si occupa di metabolizzare il fruttosio;
  • Favismo ovvero l’incapacità di assorbire alimenti come fave, piselli e verbena;
  • Celiachia 🌾 un’intolleranza permanente al glutine (contenuto in molti cereali) identificabile tramite analisi del sangue e, se necessario, tramite biopsia della parete intestinale; in realtà, se proprio vogliamo fare gli Alberto Angela della situazione, la celiachia non è propriamente un’intolleranza, perché coinvolge il sistema immunitario. Sarebbe quindi più opportuno chiamarla malattia celiaca.
  • Basta 🤷🏼‍♀️

“Ma come Silvana… e la figlia dell’amico di mio cugino che è intollerante alle melanzane se l’è inventato?”

Le reazioni avverse a pomodoro, pesche, melanzane, (e chi più ne ha più ne metta) non rientrano tra le intolleranze, bensì tra le infiammazioni o squilibri a livello intestinale che causano qualche scompenso.

Non sono intolleranze, ma meritano comunque una chiacchierata con il proprio nutrizionista!😌 Ah, anche l’avversione alle Crocs e ai sandali con calzini non è da considerarsi intolleranza (lo so, ci sono rimasta di stucco anch’io 😅).

Come gestire le intolleranze alimentari

Cosa fare, dunque, in presenza di un’intolleranza?

La soluzione che viene spesso proposta è una dieta molto restrittiva che preveda l’esclusione di intere categorie di alimenti per un lungo periodo: latte, formaggi, yogurt o cibi lievitati come pane e pizza…

Immagina di dover rinunciare alla pizza (e, già qui, apriti cielo 😩).

E ora immagina di dover rinunciare alla pizza… senza che ce ne sia reale bisogno 🤯

Come abbiamo detto, non sempre quando pensiamo di essere intolleranti ad un alimento lo siamo realmente!

In più, anche di fronte a una reale intolleranza, perseguire diete di esclusione così severe può avere conseguenze non proprio felici sulla salute e sulla qualità della vita.

Se non ben compensata, infatti, l’esclusione di alimenti e sostanze può portare a carenze nutrizionali e malnutrizione, storiche nemiche di quell’alimentazione equilibrata che si consiglia sempre di adottare 🤔

Per non parlare dell’impatto psicologico che la rinuncia a determinati cibi può portare (parliamoci chiaro: togliere la pizza a un italiano è come togliergli l’ossigeno 😅). 

Rinunciare alla felicità assoluta, senza che ci siano solide motivazioni per farlo. 
Per dirla alla Bastianich: “È COME FILM DI ORORE” 😱

Gestire l’intolleranza al lattosio

Quando c’è di mezzo il lattosio dobbiamo stare ancor più attente, se non vogliamo rischiare di ottenere l’effetto opposto. Infatti la lattasi, l’enzima che ci permette di digerire il lattosio, viene prodotta dal nostro organismo proprio quando assumiamo il lattosio. 

Se quindi escludiamo completamente questo zucchero per lunghi periodi, il nostro corpo non sarà più in grado di digerirlo e svilupperemo sintomi da intolleranza molto più marcati di quelli che comparirebbero assumendo una bella mozzarella ogni tanto.

Anche se si è intolleranti, quindi, è consigliabile assumere il lattosio in piccole dosi… naturalmente in base al proprio grado di tolleranza!

Intolleranze: i rimedi realmente utili

Devi sapere che la maggior parte di quelle che vengono definite come “intolleranze” sono in realtà il segnale che il nostro sistema digestivo non funziona molto bene 😌

Il più delle volte, c’è una correlazione tra questi disturbi e un periodo di stress accumulato o uno stile di vita squilibrato.

Sia per perseguire una perdita di peso che per affrontare un’apparente intolleranza, è quindi importante partire correggendo quegli aspetti della nostra vita quotidiana che, zitti zitti, contribuiscono a creare scompensi: alimentazione inadeguata, sedentarietà, esclusione di cibi a random, mangiare in modo distratto o mangiare troppo velocemente…

L’attenzione verso uno stile di vita sano è quindi il primo grande passo per combattere e sconfiggere quei sintomi che rendono le tue giornate non proprio floride 🥳

Diete mirate per le intolleranze

Può però accadere che, anche con un’alimentazione corretta e un adeguato stile di vita, i fastidi tipici delle intolleranze permangano 😌

In questo caso, potremmo essere in presenza di una reale intolleranza alimentare e può essere necessaria una dieta mirata per correggere i disturbi…

Attenzione però: sono bandite le diete fai-da-te!❌

Soprattutto in questi casi è fondamentale rivolgersi a un esperto, che sceglierà la soluzione ideale in base alla situazione.

Ricordiamoci infatti che molto spesso, anche in caso di diagnosi certa di intolleranza, il nostro organismo riesce a tollerare piccole quantità di quell’alimento.

Spesso si opta quindi per le cosiddette “diete di rotazione”, che prevedono di alternare giorni in cui è possibile consumare gli alimenti incriminati a giorni in cui questi cibi vanno evitati 🔃

Questo perchè, spesso, le reazioni avverse a determinati alimenti si manifestano proprio a causa di un abuso che se ne fa a tavola.   

In questi casi, eliminare completamente l’alimento in questione non è la soluzione. Meglio abituare l’organismo al contatto con le sostanze disturbanti in modo equilibrato, evitando di sollecitarlo troppo, al fine di renderlo tollerante.

In altri casi, invece, si rivela opportuno ricorrere a “diete di eliminazione”, che prevedono di escludere temporaneamente gli alimenti disturbanti dalla propria alimentazione, per poi reintrodurli in dieta con gradualità e monitorando le reazioni dell’organismo.

Conclusioni

In conclusione, possiamo affermare con certezza che non è affatto vero che le intolleranze alimentari fanno ingrassare 🥳

Questo non deve indurre a sottovalutare eventuali disturbi o sintomi tipici di un’intolleranza alimentare: ascolta il tuo corpo, specie durante o dopo i pasti, per ricorrere eventualmente al parere di un esperto che ti aiuti ad andare a fondo del problema facendo attenzione a non stravolgere inutilmente le tue abitudini alimentari.

Tieni però sempre a mente che il fatto che si possa dimagrire scoprendo le intolleranze alimentari è la bufala delle bufale…

L’unica bufala di cui fidarsi, sempre e comunque, è la mozzarella… Parola di nutrizionista campana 😜

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